La disciplina sportiva del salto in lungo ieri e oggi
Una storia molto antica, quella del salto in lungo, che compare per la prima volta alla 18esima Olimpiade nel 708 a.C. in Grecia, nel pentathlon, una gara articolata in cinque eventi: corsa, salto in lungo, lancio del disco, lancio del giavellotto e lotta greca. Il salto in lungo antico, era però, diverso da quello odierno, in quanto gli atleti greci impugnavano due pesi (le altere), che venivano fatti oscillare prima del salto, eseguito senza rincorsa, mossi in avanti prima dello stacco e all’indietro nell’arrivo.
Oggi il salto in lungo appartiene alla categoria dei salti in estensione come il salto triplo ed è una disciplina sia maschile che femminile dell’atletica leggera, nella quale gli atleti, dopo una rincorsa, arrivano nella zona limite dove poter saltare, denominata “asse di battuta”, provando ad atterrare il più lontano possibile dall’area ricoperta di sabbia. La lunghezza del salto viene misurata dal limite di battuta, indipendentemente dal punto esatto dove l’atleta ha staccato.
Regolamento del salto in lungo
Tutti i salti devono essere misurati prendendo come riferimento il segno lasciato dall'atleta in sabbia più vicino alla linea di stacco (o al suo prolungamento), lasciato da qualsiasi parte del corpo dell'atleta.
La misurazione deve essere effettuata perpendicolare alla linea di stacco.
Il salto viene considerato nullo se:
§ l'atleta tocca il terreno oltre la linea di stacco con qualsiasi parte del corpo, sia correndovi sopra senza saltare che durante l'azione di salto;
§ l'atleta stacca al di fuori della corsia di rincorsa;
§ l'atleta durante la caduta tocca il terreno al di fuori dell'area di caduta in un punto più vicino alla linea di stacco della più vicina impronta lasciata dal salto nella zona di caduta;
§ l'atleta, dopo aver completato il salto, ritorna verso la zona di stacco;
§ l'atleta usa una qualsiasi forma di salto mortale.
La gara del salto in lungo
La competizione si divide in 2 fasi:
§ Qualificazione: nel corso della quale i vari atleti hanno a disposizione 3 salti per accedere alla fase successiva;
§ Finale: gli atleti hanno a disposizione altre 3 prove per migliorare la misura di qualificazione ed aggiudicarsi la gara.
Vince chi ottiene il salto più lungo tra qualificazioni e finali.
ESECUZIONE
Il salto in lungo è ritenuto tra i gesti più naturali. Come gli altri salti, anche questo si compone di 4 fasi:
· Rincorsa
· Stacco
· Volo
· Atterraggio.
Lo scopo della rincorsa è quello di raggiungere la massima velocità controllabile per effettuare uno stacco, la cui esecuzione ottimale non ci farà perdere velocità consentendo, al contempo, un'elevazione del baricentro. Una buona fase di volo è quella che ci consente di mantenere l'equilibrio e di preparare l'atterraggio, che a sua volta ha lo scopo di arrivare il più lontano possibile senza cadere all'indietro.
Durante la corsa il busto deve essere mantenuto naturalmente eretto e le ginocchia molto alte. Lo stacco deve coinvolgere la totalità del corpo in contemporanea, agevolandolo con una buona apertura tra le due cosce e l'angolo del ginocchio, il piede poggia su tutta la superficie, spingendo verso il basso. I movimenti compiuti durante la fase di volo possono variare in funzione dell'atleta: si può assistere al volo "veleggiato", "a raccolta" o con "passi in aria". Quando i piedi toccano la sabbia, le ginocchia si piegano, ed il busto passa sopra le orme lasciate dai piedi.
Statistiche aggiornate al 4 marzo 2021.[4]
Misura | Atleta | Luogo | Data | |
---|---|---|---|---|
8,95 m (+0,3 m/s) | Mike Powell | Tokyo | 30 agosto 1991 | |
8,90 m (+2,0 m/s) | Bob Beamon | Città del Messico | 18 ottobre 1968 | |
8,65 m (+1,3 m/s) | Luvo Manyonga | Potchefstroom | 22 aprile 2017 | |
8,48 m (+0,6 m/s) | Mohamed Salman Al-Khuwalidi | Sotteville-lès-Rouen | 2 luglio 2006 | |
8,86 m (+1,9 m/s) | Robert Ėmmijan | Tsaghkadzor | 22 maggio 1987 | |
8,95 m (+0,3 m/s) | Mike Powell | Tokyo | 30 agosto 1991 | |
8,54 m (+1,7 m/s) | Mitchell Watt | Stoccolma | 29 luglio 2011 | |
8,73 m (+1,2 m/s) | Irving Saladino | Hengelo |
24 maggio 2008 |
Statistiche aggiornate al 4 marzo 2021.[5]
Misura | Atleta | Luogo | Data | |
---|---|---|---|---|
7,52 m (+1,4 m/s) | Galina Čistjakova | Leningrado | 11 giugno 1988 | |
7,40 m (+0,9 m/s) | Jackie Joyner-Kersee | Seul | 29 settembre 1988 | |
7,12 m (+0,9 m/s) | Chioma Ajunwa | Atlanta | 2 agosto 1996 | |
7,01 m (+1,4 m/s) | Yao Weili | Jinan | 5 giugno 1993 | |
7,52 m (+1,4 m/s) | Galina Čistjakova | Leningrado | 11 giugno 1988 | |
7,49 m (+1,3 m/s) | Jackie Joyner-Kersee | New York | 22 maggio 1994 | |
7,49 m (+1,7 m/s) | Jackie Joyner-Kersee | Sestriere | 31 luglio 1994 | |
7,05 m (+2,0 m/s) | Brooke Stratton | Perth | 12 marzo 2016 | |
7,26 m (+1,8 m/s) | Maurren Maggi | Bogotà |
26 giugno 1999 |