Il battito cardiaco, o pulsazione, è la fase di contrazione del cuore (detta sistole) che pompa il sangue nelle arterie. Per rilevare correttamente le pulsazioni, dovete prima saper individuare i punti nel corpo in cui affiorano alcune arterie: l’arteria carotidea, che porta il sangue al cervello, oppure l’arteria radiale nel polso.
LA FREQUENZA CARDIACA
La frequenza cardiaca (FC) è il numero di battiti del cuore al minuto. La misurazione della frequenza cardiaca può aiutare a valutare il buon funzionamento del vostro apparato-circolatorio e controllare se praticate con la giusta intensità le attività fisiche sportive a cui vi sottoponete.
Per misurare il vostro livello di preparazione atletica, dovete saper effettuare la misurazione della frequenza cardiaca:
1) a riposo, detta anche frequenza basale (FB), in genere oscilla tra i 60 e i 90 battiti al minuto
2) subito dopo l’attività motoria o sportiva, per conoscere la frequenza massima (FCMAX)
3) al termine dello sforzo, dopo 2 minuti, per conoscere il vostro tempo di recupero, cioè il tempo che serve al vostro organismo per tornare alla condizione iniziale primo dello sforzo.
Per calcolare quanti battiti cardiaci avete in 1 minuto, appoggiate delicatamente l’indice e il medio nella zona laterale del collo, oppure alla base del palmo della mano, come mostrano le immagini.
Con l’aiuto di un orologio/cronometro, misurate i vostri battiti x 15” e moltiplicateli x 4 in modo da avere il dato su 1 minuto
Per calcolare la vostra frequenza cardiaca dopo un’attività fisica, correte per 2 minuti sul posto, al termine della corsa, conta i battiti cardiaci in 15” e, moltiplicandoli x 4, otterrà la frequenza cardiaca
Dopo aver preso le misurazioni, riportate i dati nella tabella qui di fianco e inviateli mettendo il vostro codice
L'apparato
cardiocircolatorio è un sistema chiuso che grazie al muscolo cardiaco posto all'interno della gabbia toracica, consente la circolazione sanguigna all'interno dell'organismo. Comprende
il sangue, il cuore, le arterie, le vene ed i capillari ed ha un forte legame con l'apparato respiratorio.
Quando si affronta uno sforzo fisico, l'organismo risponde con delle reazioni: aumenta il bisogno di ossigeno, cresce la frequenza cardiaca e quella respiratoria,
aumenta la ventilazione polmonare che la quantità di sangue che il cuore immette in circolazione ad ogni sua contrazione.
Tutte queste reazioni danno origini a delle reazioni ben specifiche, come il fiatone dopo aver salito degli scalini o dopo aver corso. Quando l'organismo è abituato
a compiere uno sforzo con il passare del tempo diminuisce l'intervallo necessario al recupero funzionale, ma soprattutto cala l'alta frequenza cardiaca che quella respiratoria, necessitando di
una condizione di riposo, conseguente allo sforzo sempre minore in termini di tempo. Un soggetto allenato avrà bisogno per recuperare, dopo ad esempio di una serie di esercizi di soli venti
secondi per ripristinare la frequenza cardiaca ed il ritmo respiratorio, mentre un soggetto non abituato all'attività motoria necessiterà per la stessa serie di esercizi di uno o due minuti per
riposarsi.
Come per l'apparato respiratorio, anche per l'apparato cardiocircolatorio, una buona attività motoria crea dei miglioramenti, infatti nelle persone allenate la
frequenza cardiaca diventa più bassa anche a riposo, in quanto il cuore fa fronte alle maggiori richieste con minore sforzo.
Il lavoro cardiaco viene anche favorito dalla muscolatura che contraendosi semplifica il ritorno del sangue venoso al cuore.
Solo per i positivi effetti che l'attività motoria ha sull'apparato
respiratorio e cardiocircolatorio si dovrebbe essere invogliati ad iniziare subito un'attività sportiva dove una buona preparazione atletica è alla base di tutto per migliorare in poco tempo la
qualità di vita.