Storia della disciplina
Il getto del peso deriva dalle gare di lancio delle pietre dell'antica Grecia. Nelle Olimpiadi moderne è presente sin dalla prima edizione come competizione solo maschile; la gara femminile fu introdotta ai Giochi di Londra 1948.
Il getto del peso consiste nello scagliare il più lontano possibile, servendosi di un solo braccio, un peso in metallo di forma sferica, dalla superficie levigata, che deve atterrare nel settore delimitato. Il peso varia a seconda del sesso e dell’età dell’atleta, per regolamento gli atleti possono effettuare 3 lanci: i migliori 6-8 lanciatori vanno in finale, dove hanno a disposizione 3 lanci ciascuno.
Il lancio è nullo quando:
La pedana entro la quale l’atleta esegue la prova è circolare e ha un fermapiedi rialzato a forma di arco sulla parte anteriore. Il peso è appoggiato prevalentemente sulle tre dita centrali (indice, medio, anulare) della mano, che è flessa al polso. L’attrezzo è appoggiato sul collo sotto l’angolo della mandibola, e in tale posizione deve rimanere fino al completamento dell’azione di lancio, nel momento in cui l’arto superiore inizia la fase di distensione.
Le fasi del lancio sono quattro: posizione di partenza, traslocazione, posizione di piazzamento finale, finale di lancio. Nella posizione di partenza l'atleta, dapprima in piedi nella parte posteriore della pedana con le spalle rivolte alla zona di lancio, si appoggia sul piede destro flettendo il busto. Nella traslocazione la gamba sinistra viene slanciata verso il fermapiedi e il busto leggermente rialzato, mentre il piede destro, che si è spostato con un balzello indietro radente al terreno, si trova quasi al centro della pedana. A questo punto, il braccio sinistro inizia ad aprirsi compiendo un’ampia escursione verso l’esterno, mentre il piede e la gamba destra ruotano in avanti portando in posizione frontale le anche e il busto. La spinta si trasmette dal basso verso l’alto, cioè secondo l’arco di lavoro piede-gamba-anca-fianco-spalla destra fino al braccio di lancio, con un crescendo di accelerazione. Al momento del lancio, il braccio destro a gomito in fuori effettua un prestiramento all’indietro per poi distendersi velocemente in avanti-alto.
Nella fase finale di lancio, la gamba destra conclude la spinta, la sinistra fa perno, mantenendosi distesa. Il braccio destro si è disteso completamente e rilascia l’attrezzo con un’ulteriore spinta del polso e delle dita («frustata»). Subito dopo l’atleta, per riuscire a non perdere l’equilibrio e a non uscire dalla pedana (rendendo così nullo il lancio), sostituisce il piede destro con il piede sinistro nell’appoggio sul terreno. Prerogative fondamentali del pesista sono una discreta massa corporea, la possibilità di applicare in tempi brevi una grande forza muscolare, l’agilità e la coordinazione motoria.
Le fasi del lancio del peso
Dopo di che appoggia la mano sulla spalla.
In questa fase l’atleta inclina il busto in avanti e inclina una gamba.
Si compie un passo in avanti con una torsione, dopo di che il piede si blocca nel fermapiedi senza compiere la torsione del tutto.
Arrivati a questo punto si estendono entrambi le gambe, si solleva e si esegue una torsione del dorso, si estende la spalla e in fine tutto il braccio concentrando più forza possibile ed eseguendo il lancio.
Alla fine l’atleta non deve uscire dal cerchio, deve trovare l’equilibrio e tornare alla posizione di partenza.
Record
Il record mondiale del getto del peso è di 23,12 m per gli uomini, stabilito dallo statunitense Randy Barnes nel 1990 a Westwood, e di 22,63 m per le donne, stabilito dalla russa Natal'ja Lisovskaja nel 1987 a Mosca. A livello indoor i primati mondiali appartengono allo statunitense Ryan Crouser, con la misura di 22,82 m ottenuta nel 2021 a Fayetteville, e alla cecoslovacca Helena Fibingerová, con 22,50 m realizzati a Jablonec nad Nisou nel 1977.
Statistiche aggiornate al 5 marzo 2021
Misura | Atleta | Luogo | Data | |
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23,12 m | Randy Barnes | Westwood | 20 maggio 1990 | |
22,52 m | Ryan Crouser | Rio de Janeiro | 18 agosto 2016 | |
21,97 m | Janus Robberts | Eugene | 2 giugno 2001 | |
21,13 m | Sultan Abdulmajeed Alhabashi | Doha | 8 maggio 2009 | |
23,06 m | Ulf Timmermann | La Canea | 22 maggio 1988 | |
23,12 m | Randy Barnes | Westwood | 20 maggio 1990 | |
22,90 m | Tomas Walsh | Doha | 5 ottobre 2019 | |
22,61 m | Darlan Romani | Stanford |
30 giugno 2019 |
Statistiche aggiornate al 5 marzo 2021
Misura | Atleta | Luogo | Data | |
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22,63 m | Natal'ja Lisovskaja | Mosca | 7 giugno 1987 | |
22,41 m | Ilona Slupianek | Mosca | 24 luglio 1980 | |
18,43 m | Vivian Chukwuemeka | Walnut | 19 aprile 2003 | |
21,76 m | Li Meisu | Shijiazhuang | 23 aprile 1988 | |
22,63 m | Natal'ja Lisovskaja | Mosca | 7 giugno 1987 | |
20,96 m | Belsy Laza | Città del Messico | 2 maggio 1992 | |
21,24 m | Valerie Adams | Taegu | 29 agosto 2011 | |
19,30 m | Elisângela Adriano | Tunja | 14 luglio 2001 |