In allegato, un file in PDF sul Fair play. Aprilo e buona lettura. Dopo, invia la comunicazione di avvenuta lettura
I RAGAZZI E L’AUTODISCIPLINA SPORTIVA
Il valore educativo dello sport nell’età delicata dell’adolescenza, tra rispetto delle regole, sviluppo fisico, divertimento, amicizie e sana alimentazione è, per un giovane, un’attività che esercita una notevole influenza sulla persona svolgendo un ruolo fondamentale che ha numerosi effetti positivi sul piano fisico, mentale e morale ; esso, oltre a migliorare alcune funzioni dell’organismo come quella muscolare, ha anche un grande valore come mezzo di socializzazione, come momento di aggregazione, come occasione di amicizia, di solidarietà e di confronto, educando il ragazzo ad agire non solo individualmente ma anche in sinergia con una squadra di “pari”.
Soprattutto nel periodo dell'adolescenza, nel quale il corpo e la psiche attraversano una importante fase di crescita e di evoluzione, l’attività sportiva potenzia non solo la dimensione biologica ma anche quella psicologica ed intellettiva del ragazzo, che impara, divertendosi, a divenire un adulto. Un atleta, fin da piccolo, durante la sua attività sportiva, si deve impegnare non solo a rispettare le regole del fair play (espressione inglese che significa “gioco leale” ) ma anche a seguire un'alimentazione adeguata all'età, al fisico, al sesso e al tipo di sport praticato.
Nelle lunghe fasi di allenamento, così come nelle competizioni sportive, occorre sempre tenere, sia in campo che fuori, un comportamento corretto e rispettoso di sé e degli altri: perciò occorre capire che ricorrere a inganni, sotterfugi, abusi, scorrettezze, illegalità tradisce lo spirito dello sport, visto come competizione fra pari che deve essere svolta in modo onesto e preciso. E’ perciò importantissimo che nel mondo delle società sportive, dei club, delle palestre e a scuola ci si impegni per conoscere e seguire le regole del fair play .