1* TORNEO DI SCACCHI ONLINE - A.S. 2021/2021

Ha vinto il primo torneo di scacchi, riservato agli alunni dell’I.C. di Tito, l’alunno della III A Ivan Picaroni battendo in finale l’alunno Francesco Petrigliano con il punteggio 3 a 1.



LEZIONE DEL 31 MAGGIO 2021

 

"Se non puoi essere il sole, sii una stella. Sii sempre il meglio di ciò che sei...".

Questo è il messaggio di saluto e di augurio che rivolgo agli alunni della III  A dell’istituto comprensivo di Tito.

prof. Giuseppe Sibilani

Qui sotto, ho attivato un blog con cui si vuole rievocare l’Anno Scolastico nella sua interezza, in modo interattivo, restituendo ai voi alunni una buona percezione di tutto il lavoro svolto insieme.

Per quanto riguarda le modalità, possiamo sbizzarrirci con grande creatività.

 “Proviamo a ripercorrere con il pensiero tutto l’Anno Scolastico… quali sono le cose che vi tornano in mente: vale tutto!! Sia argomenti trattati che episodi accaduti (belli e brutti) che ciascuno ha vissuto.”.

Uno scambio in cui tutti coloro che vorranno, suggeriranno qualcosa di significativo da ricordare.

 

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Commenti: 8
  • #8

    prof. Giuseppe Sibilani (lunedì, 31 maggio 2021 09:11)

    Se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrimento ed esercizio fisico, né in difetto né in eccesso, avremmo trovato la strada per la salute. (Ippocrate 460-377 a.C.)

  • #7

    3a07 (lunedì, 31 maggio 2021 08:52)

    Questo è stato un anno dove non abbiamo potuto fare tutte le attività pero, ci siamo sempre divertiti giocando come negli ultimi periodi con il pallone, facendo le partite di scacchi, pure con il covid e stato un anno divertente.

  • #6

    IIIA13 (lunedì, 31 maggio 2021 08:51)

    Sono tante le cose che mi sono rimaste impresse di quest’anno scolastico. Ad esempio tutto i momenti in Dad quando tutti alle 8:20 in videolezione eravamo tutti assonnati oppure tutti gli urli delle professoressa di arte, quando c’è stata la supplente di italiano e l’abbiamo fatta esaurire perché parlavamo sempre, quando dopo tanti rimproveri il prof di motoria ci ha fatto risalire in classe prima della fine dell’ora, quando siamo stati in quarantena e purtroppo qualcuno della classe era risultato positivo.
    Insomma sono una miriade i ricordi che ho di questi anni scolastico così unico e particolare, quindi per descriverlo mi ci vorrebbe un libro.
    Auguro a tutti i miei compagni di superare tutti gli ostacoli della vita per realizzare tutti i sogni

  • #5

    3a05 (lunedì, 31 maggio 2021 08:51)

    i momenti più belli di quest'anno sono state le risate con gli amici e i lavori di gruppo.

  • #4

    Karol Pestrichella (lunedì, 31 maggio 2021 08:49)

    Io mi ricordo dei momenti passati insieme ai miei migliori amici.
    i momenti belli sono le gite e i sicuramente i lavori di gruppo. In gita ballavamo e cantavamo con la musica ad alto volume.

  • #3

    Chiara (lunedì, 31 maggio 2021 08:47)

    Quest'anno ci sono stati momenti brutti e momenti belli.
    Un brutto ricordo é quando ho litigato con dei miei compagni di classe.
    Un momento bello é quando sono o stati organizzati dei lavori di gruppo che sono riusciti a farci stare insieme anche in un periodo tragico .

  • #2

    3A06 (lunedì, 31 maggio 2021 08:46)

    Un episodio brutto é stato quando ho litigato con un’amica per me importante, invece, un momento bello è stato quando abbiamo risolto e siamo tornate più amiche di prima.

  • #1

    Andrea Pace (lunedì, 31 maggio 2021 08:42)

    Quest'anno è stato molto difficile a causa del covid, proprio per questo non abbiamo avuto la possibilità di fare attività fisica senza alcun problema, mi è molto dispiaciuto anche se abbiamo comunque svolto attività fisica


LEZIONE DEL 24.05.2021

L'educazione fisica è una branca dell'insegnamento che si occupa di migliorare attraverso l'attività motoria e quella sportiva lo sviluppo psicofisico e la salute individuale e quella sociale.

Perché l’educazione fisica nella scuola

Ogni passo compiuto darà significato

al mio, al tuo, al nostro cammino, al nostro futuro.


LEZIONE DEL 17.05.2021

L'IMPORTANZA DEL FAIR PLAY

 

Fair play è molto più che semplice rispetto delle regole.  Esso coinvolge i rapporti di amicizia, il rispetto degli altri e il corretto spirito con il quale affrontare una gara.

 

«Fair play» è un modo di pensare, non solo di comportarsi; esso implica la lotta contro l'imbroglio, contro le astuzie al limite della regola; combatte la pratica del doping; rifiuta la violenza (sia fisica sia verbale), le molestie sessuali e gli abusi verso i bambini, giovani o donne;  il fair play è lotta allo sfruttamento, alla diseguaglianza delle opportunità, alla commercializzazione eccessiva, alla corruzione. 

 

Quando si parla di fair play si deve quindi intendere un qualcosa di positivo: quel «qualcosa» che riconosce nello sport un’attività socio-culturale in grado di arricchire i rapporti interpersonali, ma che al tempo stesso costituisce uno straordinario strumento per la conoscenza di se stessi.

 

Attività sportiva e fair play non possono fare a meno l'una dell'altro: la società, come pure il singolo individuo, potranno godere appieno dei potenziali vantaggi che lo sport è in grado di offrire soltanto quando il concetto di fair play sarà costantemente al centro dell'attenzione e non qualcosa di cui si conosce semplicemente l’esistenza o il significato. 

 

Lo sport permette di esprimersi, di raggiungere soddisfazioni, di ottenere successi personali, di divertirsi, di acquisire capacità tecniche e di dimostrare abilità, di interagire socialmente e, ovviamente, di ottenere un buono stato di salute. 

 

La pratica sportiva, però, contempla anche l'accettare la sconfitta o le decisioni dell'insegnante e dell'allenatore, il saper riconoscere un errore (proprio e altrui), l’essere in grado di gestire le emozioni negative (proprie e altrui). 

 

Possiamo concludere con il ritenere, senza alcun filo di retorica, che il fair play sia un componente fondamentale per la promozione dello sport e per chi ne è attore o spettatore.  Esser leali nella pratica sportiva è un beneficio per l'individuo e per la società nel suo complesso.  Tuttavia, purtroppo, la realtà è ancora distante da questo traguardo.

 

DOPO AVER LETTO IL TESTO, ESPRIMI LE TUE CONSIDERAZIONI O I TUOI COMMENTI SU 2 DOMANDE CHE QUI SOTTO TI ELENCO:

1) SPORT E LEALTA': SECONDO LA TUA OPINIONE, E' GIUSTO ESSERE LEALI SEMPRE ANCHE A SCAPITO DELLA VITTORIA ?

2) TI E' MAI CAPITATO, PRATICANDO UNO SPORT A LIVELLO AMATORIALE O AGONISTICO, DI  ASSISTERE A GESTI DI FAIR PLAY ? RACCONTA LA TUA ESPERIENZA.

AL POSTO DEL NOME, PUOI INSERIRE IL TUO CODICE

Commenti: 10
  • #10

    3a11 (lunedì, 17 maggio 2021 09:16)

    Il Fair Play è il componente più importante nello sport. Secondo me la vittoria dovrebbe arrivare dopo la vittoria, dopo i soldi e dopo la gloria.
    Purtroppo non ho mai assistito ad un gesto di Fair Play.

  • #9

    09#3A (lunedì, 17 maggio 2021 08:57)

    Si secondo me si deve essere sempre leali anche se è difficile perché facendo così si può far perdere la propria squadra e quindi i compagni si possono arrabbiare e mettersi contre di te

  • #8

    3A13 (lunedì, 17 maggio 2021 08:55)

    Secondo me bisogna rimanere leali anche a scapito della vittoria perché il bello è partecipare e non vincere. L’importante è divertirsi.
    Siccome non mi è mai capitato.

    MOMENTO DI FAIR PLAY
    Durante le Olimpiadi di Atene del 2004, Michael Phelps, l'olimpionico più decorato della storia del nuoto, decise infatti di non partecipare alla staffetta 4X100 mista (e dunque rinunciare ad un'altra medaglia) per dare l’opportunità ad un compagno di squadra di salire sul podio e festeggiare anche lui il metallo più prezioso dato che lui aveva già vinto 6 medaglie d’oro

  • #7

    Samantha (lunedì, 17 maggio 2021 08:54)

    Sono d'accordo nel fatto di aiutare gli altri anche quando stiamo facendo una gara molto importate, perchè in quel momento la persona caduta potrebbe avere bisogno del suo aiuto e tu fai l'indifferente, disinterressandotene. Secondo me è molto meglio aiutare gli altri e arrivare tardi alla gara che fregartene e vincerla.

  • #6

    3A15 (lunedì, 17 maggio 2021 08:51)

    1 = Secondo me anche in caso di vittoria tutti i componenti della squadra vincente devono avere sempre una forma di rispetto verso la squadra perdente

  • #5

    3a07 (lunedì, 17 maggio 2021 08:49)

    Si perché essere leali è meglio di avere una vittoria, nei confronti del tuo avversario
    No non mi è capitato

  • #4

    3a05 (lunedì, 17 maggio 2021 08:48)

    Secondo me è giusto essere sempre leali perché bisogna essere rispettosi delle persone che si possono trovare dall'altra parte del campo.
    Io sono dell'idea che la lealtà viene sempre premiata.

  • #3

    09#3A (lunedì, 17 maggio 2021 08:48)

    Si mi è capitato vedere un episodio di fair play nella partita Torino-Atalanta quando l'arbitro fischia il rigore a favore del Torino ma l'attaccante dice che non è rigore perché non lo aveva toccato.

  • #2

    prof. Giuseppe Sibilani (lunedì, 17 maggio 2021 08:43)

    UN FAMOSO CASO DI FAIRPLAY NELLA STORIA
    Un gesto famoso ancora oggi, realizzato da un calciatore molto poco “politically correct”. Quando giocava nella squadra londinese del West Ham, l’attaccante ex Lazio e Milan ricevette l’ovazione dello stadio dell’Everton per aver fermato con le mani un pallone che poteva tranquillamente calciare in rete. Motivo? Il portiere avversario era rimasto a terra infortunato molto lontano dai pali. Un gesto, questo, che gli è valso il premio Fair Play della FIFA.

  • #1

    09#3A (lunedì, 17 maggio 2021 08:08)

    Si secondo me è giusto essere corretti anche quanto si vince perché si deve avere rispetto per l'avversario.


VIDEOLEZIONE DEL 17.05.2021 (dalle ore 8:30 alle ore 9:20)

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INVITO PER LA CLASSE III A
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LEZIONE DEL 10.05.2021

 

I Giochi olimpici estivi, o Olimpiadi estive,

sono una manifestazione sportiva multidisciplinare, internazionale, prevista negli anni bisestili, organizzata dal Comitato Olimpico Internazionale. Le Olimpiadi sono il più prestigioso al mondo tra gli eventi di questo tipo, e presentano una varietà di sport superiore a quella di altre manifestazioni simili.

 

La vittoria olimpica viene generalmente considerata come il risultato più prestigioso conseguibile in qualsiasi sport, ad eccezione del calcio e di pochi altri sport prevalentemente di squadra, per i quali vengono disputati anche campionati mondiali che riscuotono grande successo e la cui conquista del titolo mondiale risulta essere ben più importante della medaglia d'oro alle olimpiadi. Generalmente i partecipanti rappresentano la loro nazione di origine, in ogni caso quella di cui possiedono la cittadinanza.

 

 

I vincitori vengono premiati con una medaglia d'oro, ai secondi ne va una d'argento e ai terzi una di bronzo. Questa tradizione ebbe inizio nel 1904. Dal 1924 i tornei olimpici degli sport del ghiaccio e della neve si disputano in occasione dei Giochi olimpici invernali.

 

Clicca il tasto sulla tua destra e continua la lettura sull'argomento "storia delle Olimpiadi".

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LEZIONE DEL 26.04.2021

 

Olimpiadi di Tokyo 2021

Gli appassionati di sport, lo sanno già: con un ritardo senza precedenti, le Olimpiadi di Tokyo si svolgeranno nell’estate 2021.

 

Le Olimpiadi di Tokyo (24 luglio - 9 agosto) saranno le più green. Dalla torcia (realizzata con l’alluminio degli alloggi temporanei costruiti per il terremoto del 2011), alle medaglie (ricavate dai rottami dei cellulari), ai podi (in plastica): tutto è in materiale di riciclo. E Toyota (sponsor olimpico) ha messo a disposizione 3.700 veicoli elettrici per il trasporto degli atleti.

 

 

Saranno 33 gli sport ammessi, 5 in più di Rio 2016. Torna infatti il binomio baseball maschile – softball femminile (assente dal 2008), ed entrano 4 nuovi sport che piacciono molto ai più giovani: surf, skateboard, arrampicata sportiva e karate. 

 

A Tokyo non ci sarà la Russia, accusata di irregolarità nei controlli antidoping e bandita dall’Agenzia mondiale antidoping da tutte le competizioni fino al 2024. Se l’appello (come sembra) verrà respinto, ai Giochi, potranno andare gli atleti non coinvolti nello scandalo ma sotto la bandiera di “paese neutrale”.

 

 

Le Olimpiadi più green saranno anche le più calde. Non è bastato ricoprire le strade con un asfalto capace di ridurre le temperature: per la sicurezza degli atleti, la maratona si correrà a Sapporo, in montagna. E il vincitore non taglierà il traguardo nello stadio olimpico. Un altro primato.

Clicca il tasto alla tua Destra, le Olimpiadi di Tokyo 2021: 14 cose che devi sapere sui giochi estivi in Giappone


LEZIONE DEL 19.04.2021

Italia ai Giochi olimpici

L Italia partecipa ai Giochi olimpici sin dalla prima edizione: è una delle quattro nazioni al mondo ad aver preso parte a tutte le edizioni dei Giochi Olimpici dell'Era Moderna, anche se la partecipazione del 1904 non è ancora riconosciuta dal CIO. 

L'Italia ha anche ospitato i Giochi in tre occasioni:

• i Giochi della XVII Olimpiade del 1960 a Roma;

• i XX Giochi olimpici invernali del 2006 a Torino.

• i VII Giochi olimpici invernali del 1956 a Cortina d'Ampezzo;

 

Inoltre, i giochi invernali del 1944 si sarebbero dovuti svolgere a Cortina d'Ampezzo, ma vennero annullati a causa della seconda guerra mondiale. L'Italia ospiterà a Milano e Cortina d'Ampezzo i XXV Giochi Olimpici Invernali nel 2026 

Gli atleti italiani hanno vinto 578 medaglie ai Giochi olimpici estivi, 40 medaglie ai Giochi olimpici estivi giovanili, 114 medaglie ai Giochi olimpici invernali, 14 medaglie ai Giochi olimpici invernali giovanili. 

Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano fu creato nel 1908 e riconosciuto nel 1913.

 

 

Olimpiadi Tokyo 2021, tutti gli italiani qualificati sport per sport

 

Il 24 luglio scattano le Olimpiadi di Tokyo 2021. La trentaduesima edizione dei Giochi Olimpici si disputerà in Giappone sino al 9 agosto e sarà l’evento più importante del quadriennio sportivo. L’Italia si presenterà cercando di aumentare il bottino confezionato sia a Londra nel 2012 che a Rio de Janeiro nel 2016 che è stato di 28 medaglie. 

Cliccando il tasto alla tua Sinistra, potrai consultare tutti i qualificati italiani sport per sport per quella che sarà un’avventura a cinque cerchi magica.


LEZIONE DEL 12.04.2021

 

Tokyo 2021, Olimpiadi senza spettatori stranieri

 

La decisione presa dal comitato organizzatore assieme al presidente del Comitato olimpico (Cio).

Tokyo (Giappone), 20 marzo 2021 - Olimpiadi senza spettatori stranieri. Nessun turista infatti  potrà andare in  Giappone durante le Olimpiadi in  programma a Tokyo dal 23 luglio all'8 agosto 2021 a causa dell'emergenza sanitaria causata dal Covid-19.

 

A prendere la decisione in due separate riunioni il gruppo composto dalla presidente del comitato organizzatore, Seiko Hashimoto, dalla ministra dello Sport in rappresentanza del Governo, Tamayo Marukawa, e dalla governatrice di Tokyo, Yuriko Koike; e successivamente, in un collegamento online, assieme al presidente del Comitato olimpico (Cio), Thomas Bach, e del Comitato paralimpico (Ipc), Andrew Parsons.

  "Condividiamo la delusione di tutti i tifosi e delle famiglie e degli amici degli atleti che sarebbero voluti venire ai Giochi. Sono sinceramente dispiaciuto, sappiamo che e' un grande sacrificio per tutti. Lo avevamo detto sin dall'inizio di questa pandemia che avrebbe richiesto dei sacrifici". Thomas Bach, presidente del Cio, commenta così la decisione di non consentire l'ingresso in Giappone agli spettatori provenienti dall'estero in occasione dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo. "La priorità è la sicurezza - ha ribadito - Ogni decisione deve rispettare questo principio. So che i nostri amici e partner giapponesi non sono arrivati a questa conclusione a cuor leggero ma la priorità loro e nostra è e resta quella di organizzare dei Giochi sicuri per tutti: i partecipanti e la popolazione giapponese. Siamo al loro fianco, senza alcuna riserva, perchè l'Olimpiade e la Paralimpiade di Tokyo2020 siano un grande successo". Bach ha infine ribadito che i Giochi di Tokyo "saranno la luce alla fine del tunnel e una manifestazione sicura di pace, solidarieta' e resilienza da parte del genere umano nel superare la pandemia".

 

L’ATLETICA LEGGERA ALLE OLIMPIADI

 

Presente fin dalla prima edizione delle Olimpiadi moderne del 1896 di Atene l’atletica leggera è da sempre considerata la disciplina regina dei giochi. Gli eventi che vedono impegnati gli uomini sono 24 in totale e sono invariati dai giochi di Helsinki del 1952, mentre per le donne il programma è di 23 gare, nelle prove su strada infatti è prevista solo la marcia 20km femminile e non la 50km.

 

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LEZIONE ASINCRONA DEL 29.03.2021

Getto del peso

Il getto del peso (detto anche impropriamente lancio del peso perché considerato all'interno delle discipline dei lanci) è una specialità sia maschile che femminile dell'atletica leggera, in cui l'atleta cerca di scagliare il più lontano possibile una sfera metallica (il peso) variabile a secondo della categoria e del sesso, mantenendosi all'interno di una pedana circolare. Il peso va lanciato con una sola mano, e prima di iniziare il movimento deve toccare o essere in stretta prossimità del collo e del mento. Nell'esecuzione il peso non deve essere portato dietro la linea delle spalle.

  

Le regole sono simili a quelle delle altre prove di lancio: i concorrenti hanno a disposizione tre lanci e vengono valutati in base al loro miglior lancio valido. Vince chi ha effettuato il lancio valido più lungo.

 

Record

 Il record mondiale del getto del peso è di 23,12 m per gli uomini, stabilito dallo statunitense Randy Barnes nel 1990 a Westwood, e di 22,63 m per le donne, stabilito dalla russa Natal'ja Lisovskaja nel 1987 a Mosca.

A livello indoor i primati mondiali appartengono allo statunitense Ryan Crouser, con la misura di 22,82 m ottenuta nel 2021 a Fayetteville, e alla cecoslovacca Helena Fibingerová, con 22,50 m realizzati a Jablonec nad Nisou nel 1977.

La tecnica nel getto del peso

Nel getto del peso sono presenti 2 tecniche di lancio utilizzate dagli atleti:

tecnica lineare con traslocazione, introdotta dallo statunitense Parry O'Brien negli anni cinquanta, si basa su uno spostamento rettilineo all'indietro;

tecnica rotatoria, proposta dal russo Aleksandr Baryšnikov negli anni settanta, analoga a quella tradizionalmente usata nel lancio del disco;

 

La tecnica rotatoria è la più utilizzata dagli atleti di alto livello, mentre quella traslocatoria, essendo più semplice nell'insegnamento, è la più utilizzata con i giovani. In ogni caso la tecnica ideale va "costruita" in maniera soggettiva intorno all'atleta, in base alle sue caratteristiche fisiche e tecniche.

 



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LEZIONE ASINCRONA DEL 22.03.2021

SALTO IN LUNGO

 

 

Il salto in lungo è una specialità sia maschile che femminile dell'atletica leggera, in cui gli atleti, dopo una rincorsa, raggiungono la zona limite dove poter saltare, detta "asse di battuta", cercando di atterrare il più lontano possibile nella buca riempita di sabbia.

 

 

La lunghezza del salto viene misurata dal limite di battuta, indipendentemente dal punto esatto dove l'atleta ha staccato. Il salto in lungo fa parte dei salti in estensione come il salto triplo.

 

Il record mondiale maschile della specialità è detenuto dallo statunitense Mike Powell con la misura di 8,95 m, ottenuta il 30 agosto 1991 nella finale dei campionati mondiali di Tokyo, mentre quello femminile è detenuto dalla sovietica Galina Čistjakova che saltò 7,52 m l'11 giugno 1988 a Leningrado.

record salto in lungo(Mike Powell) 8,95m


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LEZIONE ASINCRONA DEL 15.03.2021

 

SALTO IN ALTO

Il salto in alto è una delle discipline dell'atletica leggera. L'obiettivo è quello di oltrepassare con un salto un'asticella orizzontale posizionata ad una data altezza. Il salto può essere effettuato con qualsiasi tecnica, purché lo stacco da terra avvenga con un piede solo.

 

     Lo stile Fosbury è ormai usato universalmente a tutti i livelli, escluse solo le competizioni per novizi e dove le zone di atterraggio non sono attrezzate con i materassini soffici. 

 

Lo stile ventrale

     In questa tecnica il saltatore supera l'asta guardando verso il basso, a differenza del precedente salto a forbice, e attraversa contemporaneamente con il busto e i piedi; stacca dal suolo con la gamba interna, utilizzando quella esterna per spingersi più in alto. Fino all'inizio degli anni ottanta la tecnica sopravvisse grazie ad alcuni saltatori che continuavano a praticarla, salvo poi sparire del tutto lasciando il campo esclusivamente, all'evidentemente più efficace stile Fosbury.

 

Lo stile Fosbury

 

     È una tecnica che si differenzia dalle tecniche precedenti per il fatto che l'atleta passa l'asticella con la schiena rivolta verso la stessa: il centro di massa rimane sotto l'asticella, per cui lo sforzo è minore rispetto allo scavalcamento verticale per avere poi dei risultati anche maggiori. La tecnica fu inventata da Dick Fosbury, che vinse la medaglia d'oro alle Olimpiadi estive del 1968 in questa specialità. In realtà la tecnica fu utilizzata anche da alcuni singoli atleti negli anni precedenti (su tutti la primatista canadese Debbie Brill che cominciò ad usare questo tipo di salto nel 1966 a 13 anni), ma senza successi di rilievo. Fu solo grazie ai successi di Fosbury che la tecnica ha avuto grande seguito ed è oggi praticamente l'unica utilizzata a livello agonistico.

 

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LEZIONE ASINCRONA DEL 08.03.2021

Corsa a ostacoli

 

Tra le varie tipologie di corsa veloce, troviamo anche la corsa a ostacoli, che si corre sulla pista di atletica sui 100, 110 o 400 m e nella quale si devono superare 10 ostacoli (hs). Questi ultimi sono costituiti da strutture metalliche ad angolo retto che reggono una sbarra di legno. La struttura metallica poggia sulla pista con la sola parte inferiore: se urtato, l’ostacolo si ribalta senza causare danni all’atleta e senza invalidare la gara.

L’altezza degli ostacoli e la distanza tra gli ostacoli e tra questi e la linea di partenza e quella di arrivo variano nelle diverse specialità, tuttavia essi vengono sempre posti a distanze regolari, cosicché l’atleta possa eseguire un numero di passi costante mantenendo il giusto ritmo tra un ostacolo e l’altro. Nell’esecuzione di questa disciplina si possono convenzionalmente distinguere tre (o anche più) fasi: attacco e spinta, fase di volo (il superamento vero e proprio dell’ostacolo), presa di contatto e ripresa della corsa.

Nelle gare sui 110 m e sui 100 m gli atleti percorrono la distanza tra un ostacolo e l’altro in modo tale da scavalcare la barriera sempre con la stessa gamba, senza interrompere il ritmo della corsa; dopo ogni serie di appoggi viene effettuata un’interruzione del ritmo dovuta alla fase della sospensione. Se il ritmo non fosse costante ma casuale, l’atleta dovrebbe cambiare di volta in volta la gamba di attacco, pregiudicando la velocità dell’azione.

 

Anche nella corsa a ostacoli la partenza avviene dai blocchi e l’atleta deve correre all’interno della propria corsia superando l’ostacolo solo frontalmente.

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LEZIONE ASINCRONA DEL 01.03.2021

 

LE GARE DI VELOCITA': GLI SPRINT

 

·         100m

·         200m

·         400m

·         4x100m

·         4x400m

 

 

 

Le gare di sprint dell'atletica rappresentano la volontà dell'uomo di sfidare il tempo con l'uso soltanto del proprio corpo.

Gli atleti delle gare di sprint sono visti quasi come “macchine” perfette in grado di sfrecciare sulla pista di atletica in pochi secondi.

 

Quali sono le gare di sprint?

La gara simbolo dello sprint è sicuramente la gara dei 100m, ma tra le altre distanze troviamo i 60 metri indoor, i 200 ed i 400 metri.

Tutte queste competizioni, anche se diverse dal punto di vista di distanza e zona di partenza presentano delle caratteristiche in comune:

 

  • prevedono il via dai blocchi di partenza;
  • la partenza è regolata da 3 comandi dello starter: "ready", "set", "go" o per le gare italiane: "ai vostri posti", "pronti" "sparo"
  • si corrono dalla partenza fino all'arrivo in corsia;

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LEZIONE DEL 22.02.2021

Che cos'è l'atletica leggera

L’atletica leggera è un’attività sportiva fondamentale per l’uomo, legata alle origini del movimento umano.

Nell’antichità correresaltarelanciare voleva dire sopravvivere. Nei secoli le attività motorie umane si sono sempre più ridotte, grazie al progressivo intervento delle macchine e dell’utilizzo dell’energia. Ma la natura motoria dell’uomo moderno non è diversa da quella dei nostri antenati. Anche se le possibilità di movimento sono diminuite, l’uomo non ha dimenticato come muoversi. Ecco che il tempo libero (dalla famiglia, dal lavoro o da altro) viene impiegato per soddisfare le esigenze di movimento insite nell’uomo. La creatività dell’uomo inventa nuove forme di movimento con regole ed accorgimenti che hanno l’obiettivo di muovere e di divertire, di soddisfare non solo il corpo ma anche la mente. Le attività motorie umane si sono quindi sempre più perfezionate nei vari sport, nelle forme e negli ambienti più svariati.

Anche l’atletica leggera si è evoluta, ma rimane pur sempre una delle attività più naturali ed istintive che esistano nel panorama sportivo. Basti pensare alla partenza dei 100 metri: allo sparo bisogna reagire il più rapidamente possibile e poi correre veloce, azioni motorie di grande semplicità, anche se la partenza dai blocchi di un’atleta evoluto richiede molta tecnica. La velocità è forse, tra le capacità umane, quella più innata, ma non per questo semplice da allenare, tutt’altro. Poi le distanze aumentano i 200 metri, i 400 metri, che sono un giro esatto della pista, e che la specialità più impegnativa, laddove la velocità viene spinta molto più a lungo. Poi si passa al mezzofondo (800 m e 1500 m), e con le distanze del cosiddetto mezzofondo prolungato, i 5000 ed i 10000 metri. Tutte distanze dominate nel mondo dagli atleti africani, favoriti da una pratica "perenne" dai primi anni di vita laddove la corsa è un fatto normale della vita quotidiana; nelle grandi distese naturali non occorre prendere mezzi meccanici per ‘andare ad allenarsi’. L’ultima distanza (42,195 km), nel senso della durata, è la maratona che evoca epopee storiche e che, per il suo fascino di sfida, è forse una delle specialità più praticate al mondo. Accanto alla distanza classica anche le corse su strada, oltre ad altre forme quali la corsa in montagna e la distanza più lunga della corsa la 100 km dell’Ultramaratona. Non dobbiamo dimenticare una forma diversa di ‘deambulazione’, la marcia, che tanti allori ha portato all’Italia, nelle due distanze di 20 e 50 km.

Benché sia sport individuale, l’atletica tuttavia ha anche due competizioni a squadre: sono le staffette 4x100 e 4x400, nel senso che ognuno dei 4 atleti corre rispettivamente per 100 o 400 metri, passando un bastoncino (testimone) ad un altro compagno di squadra. Tutte le competizioni cosiddette olimpiche sono integrate da altre gare simili, praticabili anche nelle stagioni fredde, in appositi impianti al coperto: le gare indoor.

Le corse sono poi rese un po’ più complicate nelle corse ad ostacoli dove occorre avere tecnica, mobilità ed agilità, per superare (o meglio "passare") l’ostacolo: quelli "alti" (110 metri per gli uomini e 100 per le donne) e quelli ‘bassi’, i 400 ad ostacoli. Anche nel mezzofondo c’è una gara di ostacoli: i 3000 metri con siepi, la specialità dell’atletica che più di ogni altra cerca di ricostruire ambienti naturali fatti di tronchi e ruscelli da scavalcare. Poi i salti, che possono essere in estensione (lungo e triplo) o in elevazione (alto e asta). Qui l’esecuzione e quindi la preparazione tecnica è ancora più importante, così come nei lanci apparentemente simili, come disco e martello che sono rotatori, oppure il peso che può essere rotatorio o traslocatorio, il giavellotto invece richiede una rincorsa rettilinea prima di essere scagliato. Spesso molte specialità sono praticate da un unico atleta che diventa quindi un atleta praticante decathlon (se uomo), o eptathlon (se donna). Benché sia sport individuale, l’atletica tuttavia ha anche due competizioni a squadre: sono le staffette 4x100 e 4x400, nel senso che ognuno dei 4 atleti corre rispettivamente per 100 o 400 metri, passando un bastoncino (testimone) ad un altro compagno di squadra.

C’è una grande scelta nel praticare l’atletica, che quindi, come sport individuale, mette se stessi in competizione con gli altri. C’è anche la sfida con le misure o con i tempi, quindi una doppia sfida. Ma questo vale soprattutto per gli atleti di elevata qualificazione. Chiunque intenda avvicinarsi alla pratica dell’atletica leggera deve avere confronto unicamente con sé stesso: l’obiettivo di praticare atletica leggera è di garantire effetti benefici per la salute, per lo "stare bene". 

 

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PARTECIPA AL PRIMO TORNEO DI SCACCHI - I.C. TITO                        pubblicato il 31.01.2021


LEZIONE DEL 08.02.2021

 

ALLENIAMOCI, A SCUOLA, AL GIOCO DEGLI SCACCHI

 

Gli scacchi sono un gioco, un linguaggio universale e uno sport che tutti possono praticare divertendosi. Numerose ricerche scientifiche, l’interesse e l’entusiasmo con cui sempre più giovani giocano a scuola e nelle associazioni scacchistiche italiane, dimostrano proprio questo.

E’ azzardato dire che giocando a scacchi si diventa più intelligenti, anche perché cosa significhi essere intelligenti è difficile dirlo. Tuttavia, gli scacchi fanno bene al cervello e possono insegnare molte cose: disciplina, pazienza e fiducia nelle proprie capacità. In qualche modo, temprano il carattere. Aiutano anche ad essere più concentrati, creativi e a ragionare in modo strategico.

 

Il gioco degli scacchi può temprare il proprio carattere, perché questo gioco ci insegna, così come nella vita, ad essere obiettivi. E' un gioco con cui si impara a conoscere i propri errori e i propri punti più deboli.

Anche per questi motivi, nel 2012 il Parlamento Europeo ha presentato un documento ufficiale con cui invita le scuole dell’Unione a insegnare a tutti gli studenti il gioco degli scacchi. In Spagna è già materia obbligatoria in alcune regioni, in Romania facoltativa, in Italia ci stiamo attrezzando.

Il torneo di scacchi nel nostro istituto scolastico, tra gli alunni delle classi IIA, IIB, IIIA, IIIB, IIIC, è una iniziativa che ha un aspetto fondamentale: accendere negli studenti la passione per gli scacchi.

 

Allenare la mente va bene, ma funziona soltanto se ci si diverte a farlo.

 

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LEZIONE DEL 01.02.2021

LA VELOCITA’

La velocità (o rapidità) è la capacità di organizzare un gesto motorio nel minor tempo possibile. Tale qualità fisica è condizionata soprattutto dalla funzionalità e dall'efficienza del sistema nervoso e di quello muscolare.

Lo sviluppo della velocità in ambito sportivo è condizionato soprattutto dalla funzionalità e dall’efficienza del sistema nervoso e di quello muscolare, nonché dalle capacità mentali di concentrazione e determinazione.

Dal punto di vista biochimico la velocità dipende dalle scorte energetiche del muscolo (ATP, fosfocreatina), dalla loro mobilitazione sotto sforzo e dalla velocità della loro ricostituzione.

La velocità di reazione è rappresentata dal tempo minimo che intercorre da quando si riceve uno stimolo a quando compare la risposta (reazione cinetica); la velocità di accelerazione o esecuzione entra in gioco subito dopo e dipende dalla quantità  di materiale energetico disponibile e dal tipo di fibre presenti.

La velocità di reazione è indispensabile alla partenza del gesto atletico; la velocità di accelerazione permette di incrementare o mantenere lo il movimento.

Da cosa dipende

La velocità è una qualità condizionale naturale e dipende da altre qualità (forza, resistenza, mobilità): allenando queste si può incrementare sensibilmente la capacità di eseguire gesti veloci.

Allenare la velocità

 

L’allenamento permette di accrescere a livello muscolare le riserve energetiche come la fosfocreatina. Gli esercizi prevedono sforzi compiuti in tempi brevi (8-12 secondi) alla massima velocità di esecuzione. Poiché il consumo energetico è grande, è importante concedere all’organismo un adeguato recupero (3-5 minuti).


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LEZIONE DEL 25.01.2021

LE CAPACITA’ MOTORIE : LA FORZA

 

Dopo aver letto la resistenza e i metodi di allenamento, oggi cerchiamo di conoscere che cos’è la forza e i metodi per allenarla.

 

Per forza muscolare si intende la capacità di vincere o di opporsi ad una resistenza mediante lo sviluppo di tensione da parte della muscolatura.

 

In ambito sportivo si distinguono tre forme di forza:

 

•    Forza massimale : rappresenta la forza che i propri muscoli sono in grado di sviluppare. Ciò è essenzialmente il carico massimo per una ripetizione (1RM) in ogni esercizio.

•    Forza resistente: è invece la resistenza a carichi superiori al 30% del proprio 1RM. Allenare questo tipo di forza significa eseguire ripetizioni multiple, generalmente più di 25,superando del 30% il proprio 1RM.

•    Forza rapida: rappresenta la capacità di superare resistenze il più velocemente possibile. La forza rapida “collabora” sempre con la forza massimale, come nel caso dei velocisti.

 

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LEZIONE DEL 18.01.2021

Le capacità motorie coordinative e condizionali, conosciamole meglio!

 

Nella vita di tutti i giorni come nello sport, alle persone comuni e agli atleti occorrono le capacità motorie.

Il nostro corpo possiede diverse abilità e capacità, che ci permettono di relazionarci con il mondo che ci circonda. Nel campo dell’esercizio fisico, queste capacità si suddividono in CAPACITÀ COORDINATIVE e CAPACITÀ CONDIZIONALI.

 

Le capacità coordinative sono controllate dal sistema nervoso centrale, rappresentano la coordinazione, il controllo e la regolazione del movimento e si sviluppano maggiormente durante l’infanzia, tra i 6 e i 14 anni, che è detta “età dell’oro” delle capacità coordinative. Negli anni successivi, in cui verranno allenate le capacità coordinative potremo solo migliorarle leggermente.

Le capacità coordinative sono:

1- equilibrio (che può essere statico o dinamico)

2-orientamento spazio temporale (capacità di orientarsi nel tempo e nello spazio come ad esempio negli sport di squadra)

3- ritmo (capacità di muovere il corpo in relazione a un ritmo interno o esterno)
4- reazione (velocità di risposta a un segnale attivando determinati segmenti corporei o il corpo intero)

5-trasformazione del movimento (capacità di modificare in corso il movimento da eseguire a seconda della necessità, come ad esempio una finta di tiro nella pallanuoto)

6-differenzazione cinestetica (dosare la forza da esercitare su un oggetto a seconda dell’obiettivo come ad esempio il canestro nel basket),

7- segmentazione (muovere contemporaneamente e in modo preciso più segmenti corporei).

 

Le capacità condizionali invece iniziano a svilupparsi durante il periodo adolescenziale e sono: resistenza, forza e rapidità.

 

RESISTENZA: si divide in resistenza muscolare (resistence) e resistenza cardio-respiratoria (endurance).

La resistenza cardiorespiratoria è la componente principale del condizionamento fisico, è la capacità di opporsi all’affaticamento e rappresenta per l’atleta la miglior difesa contro la fatica. Un adeguato condizionamento cardiovascolare deve costituire la base del programma di condizionamento generale di qualsiasi atleta.

 

FORZA: si divide in forza massimale, forza veloce e forza resistente.
La forza massimale si calcola tramite 1Rmax (ripetizione massimale) di un determinato esercizio, che rappresenta il massimo peso che il soggetto è in grado di sollevare con una sola ripetizione eseguita correttamente.

 La forza veloce rappresenta l’esplosività, la potenza, ovvero il massimo peso che il corpo è in grado di sollevare nel minor tempo possibile.

 La forza resistente (resistence) rappresenta la durata massima per la quale un determinato muscolo è in grado di rimanere contratto e quindi anche il massimo numero di ripetizioni che è in grado di compiere.

 

LA RAPIDITÀ: si differenzia dalla forza veloce in quanto non prende in considerazione grandi sovraccarichi ma rappresenta la massima velocità alla quale un muscolo è in grado di contrarsi.

La conoscenza delle varie funzioni delle capacità condizionali e coordinative che abbiamo appena visto, è fondamentale per impostare un allenamento adeguato.

Per meglio comprendere il "Metodo di allenamento della resistenza aerobica", clicca il tasto sulla tua destra e continua la lettura sull’argomento.

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LEZIONE DEL 11.01.2021

IL RISCALDAMENTO

 

Ti sarà capitato di vedere degli atleti che, prima di un allenamento o di una gara, compiono degli esercizi di vario genere: corrono, effettuano esercizi di mobilità articolare e di stretching, provano le tecniche che verranno poi utilizzate durante la gara stessa. Ebbene, quegli atleti stanno effettuando il riscaldamento, attività che si basa su una serie di esercitazioni che precedono l’allenamento o la partita e preparano così l’organismo a sostenere con la massima efficacia gli sforzi che seguiranno prevenendo inoltre possibili infortuni muscolari e articolari. Anche a livello giovanile e scolastico è importante la fase del riscaldamento in quanto consente di ottenere diversi effetti positivi per lo svolgimento della pratica sportiva.

 

Per un maggiore approfondimento, clicca il tasto sulla tua destra e continua la lettura sull’argomento "IL RISCALDAMENTO MUSCOLARE".

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LEZIONE DEL 21.12.2020

GLI SCACCHI - pubblicato il 21.12.2020

Il gioco degli scacchi può migliorare la concentrazione, la pazienza e la perseveranza e può svilupparne il senso di creatività, l’intuito e la memoria oltre alle capacità analitiche e decisionali; Gli scacchi insegnano inoltre determinazione, motivazione e spirito sportivo

Recentemente, in una direttiva, il Parlamento Europeo ha posto l’accento sul valore socio psico educativo di questo gioco/sport. Riprendendo diversi studi e ricerche nel campo, infatti, l’Unione Europea ha invitato gli stati membri ad introdurre il gioco degli scacchi nei sistemi di istruzione e nei piani formativi a partire dal 2012.

 

 

Nella direttiva si legge che: “[…] Il gioco degli scacchi è accessibile ai ragazzi di ogni gruppo sociale, può contribuire alla coesione sociale e a conseguire obiettivi strategici quali l’integrazione sociale, la lotta contro la discriminazione, la riduzione del tasso di criminalità e persino la lotta contro diverse dipendenze. […] Indipendentemente dall’età dei ragazzi, il gioco degli scacchi può migliorarne la concentrazione, la pazienza e la perseveranza e può svilupparne il senso di creatività, l’intuito e la memoria oltre alle capacità analitiche e decisionali; considerando che gli scacchi insegnano inoltre determinazione, motivazione e spirito sportivo”.

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LEZIONE DEL 14.12.2020

 

LA PALLAMANO - pubblicato il 14.12.2020

 

Apprezzato per la sua velocità di gioco, la pallamano è attualmente il secondo sport maschile più giocato al mondo dopo il calcio e il primo fra gli sport femminili.

Le partite di pallamano vengono giocate su campi indoor. Lo scopo della partita è realizzare il maggior numero di reti nella porta avversaria durante i due tempi di gioco a disposizione di trenta minuti ciascuno.

 

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 Mi raccomando,

dopo la lettura e la visione di alcuni brevi video, apri il test online n°66 “ La Pallamano: regole di gioco”, compilalo e invialo entro le ore 18:00 del giorno 14.12.2020.

 

La correzione del test verrà pubblicata sulla pagina “archivio/classe IIIA/” dalle ore 18:00.


LEZIONE IN MODALITA' ASINCRONA DEL 30.11.2020

IL CALCIO - pubblicato il 30.11.2020

Il calcio è uno sport di squadra giocato con un pallone sferico su un campo di gioco rettangolare, con due porte.

 

È giocato da due squadre composte da 11 giocatori. Dieci di essi possono toccare il pallone solo con i piedi, il corpo e la testa; uno solo posto a difesa della porta (e perciò detto "portiere"), può toccare il pallone anche con mani e braccia, solamente se il pallone si trova in area di rigore. L'obiettivo del gioco è quello di segnare più gol o reti della squadra avversaria, facendo passare il pallone oltre la linea della porta avversaria. La durata di una partita è di 90 minuti, divisi in due tempi da 45 minuti ciascuno più un eventuale recupero.

 

 

Clicca il tasto sulla tua destra e continua la lettura sull’argomento "il Calcio".

 

Mi raccomando,

dopo la lettura e la visione di alcuni brevi video, apri il test online n°79 “Il calcio: regole di gioco”, compilalo e invialo entro le ore 16:00 del giorno 30.11.2020.

 

La correzione del test verrà pubblicata sulla pagina “archivio/classe IIIA/” dalle ore 17:00.


LEZIONE IN MODALITA' ASINCRONA DEL 23.11.2020

LA PALLAVOLO - pubblicato in data 23.11.2020

Come è noto l’attività sportiva rappresenta uno dei mezzi più efficaci per la formazione globale della personalità degli alunni; essa , in tutte le sue manifestazioni (gioco – sport, attività pre-sportiva, attività sportiva, sport per tutti), favorisce e sviluppa processi di socializzazione, valutazione e autovalutazione.

Il gioco della pallavolo nella scuola  cercherà di aumentare il bagaglio di esperienze motorie di base. L’alunno potrà sviluppare le capacità di percezione, conoscenza e di coscienza del proprio corpo, di coordinazione oculo-manuale e di organizzazione spazio-temporale.

Clicca il tasto sulla tua sinistra e continua la lettura sull’argomento della pallavolo.

 

Mi raccomando, dopo la lettura e la visione di alcuni brevi video, apri il test online n°72 “la pallavolo”, compilalo e invialo entro le ore 16:00 del giorno 23.11.2020.

 

La correzione del test verrà pubblicata sulla pagina “archivio/classe IIIA/” dalle ore 17:00.


LEZIONE A DISTANZA DEL 16.11.2020 (dalle ore 8:20 alle 10:20 )


A DESTRA, COMUNICA LA TUA PRESENZA INVIANDO IL TUO CODICE - LEZIONE IN MODALITA' ASINCRONA DEL 16.11.2020



Nota: I campi con l'asterisco sono richiesti


LA PALLACANESTRO

pubblicato in data 16.11.2020

La pallacanestro è un gioco di movimento, tutti devono essere attivi per smarcarsi e poter ricevere passaggi, per tirare e realizzare tiri a canestro. E' un gioco di gesti coordinati, calibrati, tempestivi e sincroni, eseguiti con armoniche geometrie dai componenti di una squadra.

 

Tutti i fondamentali della pallacanestro, il passaggio, il tiro, il palleggio, richiedono equilibrio, coordinazione, destrezza, per garantire la possibilità di poter effettuare gesti tecnici con il massimo della precisione e con il minor dispendio energetico.

Clicca il tasto sulla tua destra e continua la lettura sull’argomento della pallacanestro.

 

Mi raccomando, dopo la lettura e la visione di alcuni brevi video, apri il test online n°60 “la pallacanestro”, compilalo e invialo entro le ore 16:00 del giorno 16.11.2020.

 

La correzione del test verrà pubblicata sulla pagina “archivio/classe IIIA/” dalle ore 17:00. 


VIDEOLEZIONE DEL 09.11.2020 - DALLE ORE 9:20 ALLE ORE 10:00


LEZIONE A DISTANZA DEL 09.11.2020

La Scuola al tempo del Coronavirus per la classe III A

 

La scuola ai tempi del coronavirus s’ingegna e supera il blocco delle lezioni sfruttando al meglio le nuove tecnologie.

Se non possiamo stare insieme a scuola, possiamo però restare uniti!

In questo momento “bisogna fare di necessità virtù”: ciascuno deve svolgere ben volentieri, e non controvoglia, le attività e i doveri che non si possono evitare.

Ho attivato un blog per mantenere viva la comunicazione con gli alunni

Se vuoi, scrivi un pensiero, tutto in totale libertà!

Sarà un modo per sentirci meno distanti, sperando di poter tornare presto alla normalità.

Commenti: 2
  • #2

    Francesco Raimondi (lunedì, 09 novembre 2020 09:08)

    Penso che questo periodo sia molto complicato sia da un punto di vista fisico che psicologico. Dobbiamo restare uniti e combattere assieme per poter tornare ad abbracciarci più forti di prima.

  • #1

    Carlotta Salvatore (domenica, 08 novembre 2020 22:19)

    Speriamo di poter tornare presto alla normalità ma credo che ci divertiremo ugualmente anche in videolezione. Auguro il meglio a tutti!



Covid-19, attività fisica per gli adolescenti a casa

 

E' fondamentale fare attività fisica in questo tempo in cui siamo costretti a restare a casa.

In una condizione prolungata di isolamento sociale è, infatti, opportuno attivare o mantenere alcune abitudini che permettano di scandire il tempo e organizzare al meglio la giornata, come per esempio dedicarsi allo studio per il proseguo dei programmi scolastici, ascoltare musica, leggere, praticare un hobby.

 

Tra le diverse attività, senza dubbio, l’esercizio fisico assume un ruolo prioritario per la salute dei giovani. Con l’esercizio fisico aumentano, infatti, le energie e lo stato di benessere generale, migliora la qualità del sonno, l’autostima, la fiducia in se stessi e vengono scaricate eventuali tensioni. Fare movimento anche a casa è quindi un modo semplice ed efficace per gestire lo stress, rendere attiva la mente e reagire al senso di costrizione e alla frustrazione, che la situazione attuale può generare. 



Allenarsi in casa con i video-tutorial

WORKOUT A CASA

Allenarsi in casa è possibile e si può fare anche senza attrezzi e solo con alcuni semplici esercizi a corpo libero.

 

7 Minuti di Workout è l'allenamento proposto da una ricerca della McMaster University che ha evidenziato come siano sufficienti 7 minuti di allenamento ad alta intensità per:

  

    - Bruciare i grassi più velocemente,

 

    - Massimizzare il dispendio calorico

 

    - Allenare i muscoli di tutto il corpo,

 

    -Migliorare la salute riducendo il rischio di malattie cardio vascolari come l'infarto e l'ictus cerebrale.




DIARIO DELLE ATTIVITA' SVOLTE DA SETTEMBRE 2020 AD OGGI