pubblicato in data 02.11.2020 alle ore 18:00
Il gioco sportivo non è solamente fonte di piacere e benessere, ma anche una modalità di apprendimento. In adolescenza, in
particolar modo, la pratica sportiva costituisce un importante occasione di sviluppo, assolvendo funzioni di crescita individuale, sociale, cognitiva ed emotiva.
Lo sviluppo degli obiettivi e la presa di decisioni sono aspetti della vita di tutti giorni ed il gioco sportivo, promuovendo la programmazione, le regole, l'impegno e la fatica, aiuta
l'individuo a riproporre questo nelle scelte quotidiane di vita al di fuori dell'ambiente sportivo.
Lo stesso processo vale anche per gli aspetti emotivi, in cui la capacità di tollerare la frustrazione di una sconfitta, dell'incappare nell'errore, porta inevitabilmente a “fare i conti” con i propri limiti confinando il proprio ego e accettando la sconfitta come esperienza di crescita e di miglioramento. In adolescenza lo sport diviene uno strumento di conoscenza di sé.
I ragazzi imparano a misurarsi con loro stessi, a conoscere il proprio corpo, le proprie abilità e, soprattutto, negli sport di squadra, sperimentano il confronto con gli altri, collaborando in modo leale e rispettoso. Tutto questo assume una più grande rilevanza in quanto, promuovendo processi di socializzazione, cooperazione e strategie di abbassamento della conflittualità, fa sì che l'altro sia vissuto come risorsa e l'esperienza della condivisione restituisce fiducia nel gruppo e in sé stessi.
Camminare e correre sono due attività fisiche molto simili, che utilizzano gli stessi muscoli ma a livello fisiologico, biomeccanico e metabolico racchiudono molte realtà diverse che rendono questi due schemi motori di base allo stesso tempo molto differenti tra loro.
Se ci pensiamo bene è tutta una questione di carico che le articolazioni devono sopportare e ammortizzare:
1) la corsa infatti sollecita maggiormente ginocchia, caviglie, ma anche la schiena e per questo è indispensabile possedere una tecnica molto buona in modo da scongiurare infiammazioni e dolore muscolare e articolare;
2) la camminata di contro è un’attività più “leggera” in tutti i sensi e quindi in grado di mettere meno in difficoltà le vostre articolazioni: infatti nella camminata non c’è una vera fase di volo come nella corsa e quindi l’impatto a terra risulta meno traumatico.
Ecco quante kcal riesci a bruciare camminando per 1 ora, a seconda della velocità:
Velocità |
Se pesi 34 kg, bruci kcal |
Se pesi 44 kg bruci kcal |
Se pesi 54 kg, bruci kcal |
3,2 km/h |
100 |
130 |
160 |
4,3 km/h |
150 |
180 |
215 |
6,4 km/h |
210 |
245 |
280 |
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Come per l'apparato respiratorio, anche per l'apparato cardiocircolatorio, una buona attività motoria
crea dei miglioramenti, infatti nelle persone allenate la frequenza cardiaca diventa più bassa anche a riposo, in quanto il cuore fa fronte alle maggiori richieste con minore
sforzo.
Solo per i positivi effetti che l'attività motoria ha sull'apparato respiratorio e
cardiocircolatorio si dovrebbe essere invogliati ad iniziare subito un'attività motoria e/o sportiva dove una buona preparazione atletica è alla base di tutto per migliorare in poco tempo la
qualità di vita.
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La “salute”, per la maggioranza di voi alunni - che avete un corpo giovane e in pieno sviluppo - è certamente un concetto astratto.
La nozione di “Promozione della salute” si ritrova spesso nei programmi e nei progetti educativi scolastici: tutti dovrebbero conoscere e imparare a riflettere sugli elementi di salute collettivi (inquinamento atmosferico, acustico, ambientale) nonché su quelli individuali (mal di schiena, problemi cardiaci, respiratori, circolatori, articolari e via dicendo).
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La terminologia della ginnastica si propone di unificare termini e concetti al fine di consentire di parlare tutti lo stesso linguaggio, senza equivoci. La conoscenza della terminologia di base è utile per individuare con esattezza le varie parti del corpo e i piani che ne definiscono la posizione, per comprendere i termini di direzione e le linee e capire i «comandi» dell’insegnante.
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Ogni alunno deve commisurare la propria attività fisica o sportiva al suo stato generale di salute e la deve programmare in rapporto allo studio e a tutte le altre attività della giornata, considerandola non un semplice riempitivo ma, al contrario, una fase temporale coscientemente inserita in un percorso continuo di benessere.
Muoversi regolarmente è un presupposto essenziale per uno sviluppo sano. È importante fare attività sportive e motorie variate
Percorso di promozione di sani stili di vita a scuola e fuori.
Che cosa si intende per Educazione fisica e per Scienze Motorie Sportive?
Sono due nomi della stessa disciplina educativa.
L’insegnamento delle Scienze Motorie e Sportive costituisce un prezioso contributo alla formazione dello studente, veicolando l’apprendimento di competenze motorie, sportive, espressive, emotive, sociali, patrimonio indispensabile per una crescita sana ed armonica della persona.
In sintesi le Finalità di questa disciplina sono sostanzialmente tre: educative, formative e preventive.