Come è noto l’attività sportiva rappresenta uno dei mezzi più efficaci per la formazione globale della personalità degli alunni; essa , in tutte le sue manifestazioni (gioco – sport, attività pre-sportiva, attività sportiva, sport per tutti), favorisce e sviluppa processi di socializzazione, valutazione e autovalutazione.
Il gioco della pallavolo nella scuola cercherà di aumentare il bagaglio di esperienze motorie di base. L’alunno potrà sviluppare le capacità di percezione, conoscenza e di coscienza del proprio corpo, di coordinazione oculo-manuale e di organizzazione spazio-temporale.
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Ti sarà capitato di vedere degli atleti che, prima di un allenamento o di una gara, compiono degli esercizi di vario genere: corrono, effettuano esercizi di mobilità articolare e di stretching, provano le tecniche che verranno poi utilizzate durante la gara stessa. Ebbene, quegli atleti stanno effettuando il riscaldamento, attività che si basa su una serie di esercitazioni che precedono l’allenamento o la partita e preparano così l’organismo a sostenere con la massima efficacia gli sforzi che seguiranno prevenendo inoltre possibili infortuni muscolari e articolari. Anche a livello giovanile e scolastico è importante la fase del riscaldamento in quanto consente di ottenere diversi effetti positivi per lo svolgimento della pratica sportiva.
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Allenarsi in casa è possibile e si può fare anche senza attrezzi e solo con alcuni semplici esercizi a corpo libero. Il bodyweight, ovvero l’allenamento senza l’uso di pesi o sovraccarichi, è infatti un ottimo modo per aumentare la forza e il tono muscolare sfruttando il solo peso del corpo.
7 Minuti di Workout è l'allenamento proposto da una ricerca della McMaster University che ha evidenziato come siano sufficienti 7 minuti di allenamento ad alta intensità per:
- Bruciare i grassi più velocemente,
- Massimizzare il dispendio calorico
- Allenare i muscoli di tutto il corpo,
-Migliorare la salute riducendo il rischio di malattie cardio vascolari come l'infarto e l'ictus cerebrale.
10 Minuti di esercizi di stretching per tutti i muscoli del corpo, sessione completa di allungamento muscolare da fare a casa per migliorare la flessibilità e la mobilità, rilassarsi dopo un workout o prepararsi all'attività fisica.
MI RACCOMANDO, DOPO AVER LETTO LE PREMESSE E VISTO I VIDEOTUTORIAL "WORKOUT", INVIA LA COMUNICAZIONEDI AVVENUTA LETTURA DELL' ARGOMENTO N° 9
Apprezzato per la sua velocità di gioco, la pallamano è attualmente il secondo sport maschile più giocato al mondo dopo il calcio e il primo fra gli sport femminili.
Le partite di pallamano vengono giocate su campi indoor. Lo scopo della partita è realizzare il maggior numero di reti nella porta avversaria durante i due tempi di gioco a disposizione di trenta minuti ciascuno.
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ALLENIAMOCI, A SCUOLA, AL GIOCO DEGLI SCACCHI
Gli scacchi sono un gioco, un linguaggio universale e uno sport che tutti possono praticare divertendosi. Numerose ricerche scientifiche, l’interesse e l’entusiasmo con cui sempre più giovani giocano a scuola e nelle associazioni scacchistiche italiane, dimostrano proprio questo.
E’ azzardato dire che giocando a scacchi si diventa più intelligenti, anche perché cosa significhi essere intelligenti è difficile dirlo. Tuttavia, gli scacchi fanno bene al cervello e possono insegnare molte cose: disciplina, pazienza e fiducia nelle proprie capacità. In qualche modo, temprano il carattere. Aiutano anche ad essere più concentrati, creativi e a ragionare in modo strategico.
Il gioco degli scacchi può temprare il proprio carattere, perché questo gioco ci insegna, così come nella vita, ad essere obiettivi. E' un gioco con cui si impara a conoscere i propri errori e i propri punti più deboli.
Anche per questi motivi, nel 2012 il Parlamento Europeo ha presentato un documento ufficiale con cui invita le scuole dell’Unione a insegnare a tutti gli studenti il gioco degli scacchi. In Spagna è già materia obbligatoria in alcune regioni, in Romania facoltativa, in Italia ci stiamo attrezzando.
Allenare la mente va bene, ma funziona soltanto se ci si diverte a farlo.
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Schiva, evita, piega e tuffati. Quattro semplici movimenti che messi insieme diventano
dodgeball. Che poi altro non è che la versione aggiornata - e più cool -
della ben più nota palla prigioniera (o palla avvelenata) in cui due squadre, senza mai venire a contatto, si tirano un pallone per eliminarsi a vicenda (vince chi butta fuori più
avversari).
Dall'inizio del 2000, il gioco made in Usa ha già fatto impazzire gli americani che nel giro di una
decina di anni hanno creato una lega e una federazione internazionale per organizzare il Mondiale.
Ma in Italia, dove sport fa spesso rima con il calcio (pronto a fagocitare ogni risorsa), è ancora
poco conosciuto.
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La consapevolezza e l’educazione respiratoria possono cambiare in meglio la qualità della nostra vita e ovviamente anche delle nostre prestazioni sportive.
Respirazione corretta durante l’attività fisica
Respirare è forse il gesto più semplice e naturale che conosciamo, ma sotto sforzo richiede coordinazione e consapevolezza.
Innanzitutto bisogna capire la differenza tra respirazione diaframmatica e toracica, e applicare quella diaframmatica mentre ci si allena.
Questa infatti consente di avere delle respirazioni più profonde e di rallentare la sensazione della fatica.
In effetti, quando facciamo sport, a un certo punto, abbiamo l’impressione che ci manchi il respiro. Questa spiacevole sensazione sopraggiunge, quasi sempre, prima della stanchezza muscolare.
In realtà, la stanchezza dei muscoli periferici coinvolti nell’esercizio deriva in primo luogo a causa del ridotto apporto di ossigeno.
Esiste infatti un riflesso neurochimico che, riducendo l’afflusso di ossigeno ai muscoli periferici, quando la richiesta di ossigeno della muscolatura scheletrica non può essere soddisfatta dallo scambio polmonare, determina quella sensazione di stanchezza e dolore ai muscoli.
In pratica si verifica un “blocco” dell’ossigenazione periferica, che porta all’inevitabile diminuzione dell’intensità di esercizio.
Per questo motivo, allenare i muscoli respiratori (cioè i muscoli intercostali interni, esterni e il diaframma) consente di ritardarne l’affaticamento e di aumentare la resistenza agli esercizi.
Nello svolgere qualsiasi tipo di attività la regola principale da seguire è di non trattenere il respiro (apnea). Essere consapevoli del processo di respirazione è fondamentale, alleniamo il diaframma!
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Ciascun muscolo è ricco di vasi sanguigni e ha bisogno di energie fresche e di ossigeno, soprattutto quando si contrae in modo ripetitivo e massimale, come nell’atto del correre. Questo implica che la pompa cardiaca aumenti la propria capacità di far girare l’intera circolazione sanguigna durante la corsa, consentendo in questo modo un rapido e frequente passaggio di sangue fresco attraverso la muscolatura. Oltre a portare elementi energetici essenziali, questo aiuterà anche a rimuovere le sostanze “di scarto” che si producono in prossimità dei muscoli. Il cuore pertanto, grazie ad un potente meccanismo di regolazione centrale della circolazione, comincia a pompare sangue con più forza e con una frequenza maggiore e questo rende ragione dell’aumento di pressione e di battiti cardiaci durante la corsa.
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Camminare e correre sono due attività fisiche molto simili, che utilizzano gli stessi muscoli ma a livello fisiologico, biomeccanico e metabolico racchiudono molte realtà diverse che rendono questi due schemi motori di base allo stesso tempo molto differenti tra loro.
Se ci pensiamo bene è tutta una questione di carico che le articolazioni devono sopportare e ammortizzare:
1) la corsa infatti sollecita maggiormente ginocchia, caviglie, ma anche la schiena e per questo è indispensabile possedere una tecnica molto buona in modo da scongiurare infiammazioni e dolore muscolare e articolare;
2) la camminata di contro è un’attività più “leggera” in tutti i sensi e quindi in grado di mettere meno in difficoltà le vostre articolazioni: infatti nella camminata non c’è una vera fase di volo come nella corsa e quindi l’impatto a terra risulta meno traumatico.
Ecco quante kcal riesci a bruciare camminando per 1 ora, a seconda della velocità:
Velocità |
Se pesi 34 kg, bruci kcal |
Se pesi 44 kg bruci kcal |
Se pesi 54 kg, bruci kcal |
3,2 km/h |
100 |
130 |
160 |
4,3 km/h |
150 |
180 |
215 |
6,4 km/h |
210 |
245 |
280 |
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Conoscere come è fatto e come funziona il proprio corpo significa diventare maggiormente consapevoli di sé stessi.
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Che cosa si intende per Educazione fisica e per Scienze Motorie Sportive?
Sono due nomi della stessa disciplina educativa.
L’insegnamento delle Scienze Motorie e Sportive costituisce un prezioso contributo alla formazione dello studente, veicolando l’apprendimento di competenze motorie, sportive, espressive, emotive, sociali, patrimonio indispensabile per una crescita sana ed armonica della persona.
In sintesi le Finalità di questa disciplina sono sostanzialmente tre: educative, formative e preventive.